martedì 11 novembre 2008

act2 - ricordando il carcere

nella vita facciamo tutti un sacco di cazzate, è questo è ok perchè le cazzate le facciamo tutti... il problema è che non restituiamo mai il colpo a chi ci ha dato il colpo, è come una sorta di tacita sudditanza a cui tutti noi incosciamente obbediamo... a scuola, da piccoli, c'è quello un pò più grosso che fa le prepotenze, che ti fa stare male, perchè casomai tu sei gracile, indifeso, spaventato perchè non capisci perchè l' amore che ricevi in casa non lo ricevi ovunque tu vada... così quella faccia di merda che ti faceva le prepotenze, quella testa di cazzo che ha segnato un pò la tua vita, nel futuro si trasforma in una insignificante nullità, e tu lo puoi schiacciare, adesso puoi, il tempo lo ha reso più fragile di te. Ma tu non decidi di schiacciarlo, schiacci altre persone, persone che non ti hanno mai fatto un cazzo e che dentro si fanno la stessa fottuta domanda che anche tu ti sei fatto:" perchè non ricevo comprensione ed affatto dalle persone che stanno fuori da casa mia?"... e poi pensi a casa tua, pensi a quel concetto di malsana perfezione a cui tu ti aggrappi per restare in piedi, pensi a tua madre che da trentanni stira camicie e lava piatti, a tuo padre che ogni giorno va a lavoro per cercare di mantenere quella illusoria stabilità che da una vita sta cercando di vendere a te e al tuo nucleo familiare, ma tu non sei nessuno senza il contesto in cui tu trovi. Se oggi sparisse tutto quello che ti circonda non rimarrebbe nulla più che una persona con tante parole e tanta paura. Io non ho una casa dove tornare, non ho un padre ed una madre, non ho niente che non sia centrato in me e che non dipenda da me... Ed è ironico che nonostante la differenza che passa tra noi anche io mi faccio quella stessa fottuttissima domanda... E' da quando ho 18 anni che mi butto a ovunque per cercare di guadagnare qualcosa che mi riempia dentro, non ci sono ancora riuscito, mi sento solo in una maniera che mi mangia l' anima e l' ambizione ogni secondo, vivo in un miliardo di paranoie che mi fanno installare telecamere su telecamere per sapere qualsiasi cosa prima che possa arrivare a distruggermi... Io sono arrogante, fastidioso, infantile, non so tenermi una donna perchè le scelgo non sono fatte per essere tenute, ma per scappare a loro spaventate alla vita che si sono costruite sbagliando giorno dopo giorno, cazzo dopo cazzo, loro condividono con me il profondo senso di disullusione che io sento dentro... Quanto vorrei essere più stupido, quanto vorrei non avere persone che parlano di me come se fossi un personaggio e non una persona, quanto vorrei smettere di vivere per un solo giorno, così da svegliarmi il giorno dopo e vivere davvero. Quando mi hanno messo in carcere prima di processarmi per direttissima ho sentito lo stato italiano preoccuparsi per me, per la prima volta dopo tanti anni ho provato la sensazione di un qualcuno di più grande che si stava realmente preoccupando per me. Nella mia stessa cella c'era un ragazzo egiziano di 27 anni ed un polacco di 39, uno era stato fermato con 12 grammi di fumo e l' altro aveva rubato 2 bottiglie di liquore dentro a un supermercato di Ostia. E' giusto che queste persone finiscano in galera? io non credo, ma non avevano parole o mezzi per difendersi ed il giudice ha compiuto inesorabilmente il suo dovere... Ti trovi così dentro una brandina, in fondo al corridoio vedi delle sbarre con dietro un poliziotto che guarda video su youtube, loro non ti parlano, tu non sei un cazzo di nessuno dentro ad una prigione, stai lì ed aspetti che ti vengano a prendere per portarti nelle celle del tribunale che sono l' incubo peggiore di qualsiasi persona claustrofobica... Così ti trovi davanti un avvocato d' ufficio, tremolante tiene in mano le tue carte e ti giudica sulle base di statistiche create dalla sua esperienza in casi simili, i carabinieri che ti hanno arrestato sono tutti lì, con l' aggiunta di un paio nuovi sempre in cerca di straordinari da segnare, tu non conosci i tuoi diritti perchè accade tutto così in fretta che ti viene da dimenticare quanto di umano esiste nella propria vita di tutti i giorni. senza cinta e senza lacci ti vedi precipitare sempre più in un mare di merda che non ti appartiene fino in fondo, ma è la meta che incosciamente hai cercato per un sacco di anni... Adesso come stai? non voglio finire dentro, non voglio non poter vedere le trasmissioni televisive in uno schermo che non sia un 65" full-hd, non voglio non poter andare in giro con una bella macchina, o con una bella moto, non voglio non potermi fottere una bella fica con le tette rifatte che mi fa credere davvero che lei rimarrà sempre così, non voglio non credere che quella merda di vita che rappresenta la mia schifosa normalità si interompa per anni solo per una mia dannata ed ingiustificata depressione generata dalla noia che prova chi ottiene sempre tutto ciò che vuole... "Giudice, io non sono una persona cattiva che fa cose cattive, io sono una persona giusta che fa cose sbagliate, ed è da quando mi sono lasciato con la donna con cui vivevo e con cui credevo di potermi costruirmi un futuro che io mi drogo, ogni giorno di più, spendendo sempre più soldi, perdendo sempre più amici, amiche, lavoro, se lei rappresenta la giustizia non può condannare una persona malata, ma la deve aiutare a tornare ad essere quello che un tempo era." Nasciamo grandi e diventiamo piccoli nel tempo, ed anche se quello che ho dichiarato ha fatto sentire per 5 minuti giudice e giuria dentro ad un film di holliwood e mi ha permesso di iniziare un processo per dimostrare che io fossi davvero così cocainomane come con tanto cuore mi ero autodefinito, quando l ho visto uscire da quella sala per ridarmi un' opportunità, ho capito che forse era ora di cambiare. i carabinieri che mi avevano arrestato fecero la fila per parlarmi, il primo mi disse:" sei un fasullo, grazie per la figura di merda che ci hai fatto fare", il secondo " sei un' ipocrita", il terzo " sei uno stronzo" ed il maresciallo infine " ma scusa, ma chi te l ha detto a te di raccontare al giudice tutte quelle stronzate?", ed io " è stato l' avvocato... ma poi scusa... stiamo o non stiamo giocando a guardie e ladri?", così mi sono andato a riprendere la mia cinta, i miei lacci delle scarpe, il mio cellulare ed i 40 euro che le guardie avevano deciso di non sequestrarmi... quanto è bella la libertà, quanto sono i brutti i cambiamenti, ogni cambiamento ci fa piangere, a prescindere, ci muore un parente e piangiamo, ci lasciamo con la ragazza e piangiamo, cambiamo casa e piangiamo, finiamo arrestati e piangiamo, rimaniamo senza un euro e piangiamo, ma in fondo non c'è da meravigliarsi visto che la prima cosa che facciamo dopo aver passato circa 9 mesi dentro la pancia di nostra madre è proprio quella di piangere, poi per circa 6 anni ci esaltiamo vivendo nella felicità e nell' illusione, fino a che dal sesto anno in poi non iniziamo a caricare mattoni su mattoni nella nostra personale ed unica opera importante: "la torre della depressione"... L' avvocato mi ha detto che essere uscito di galera dopo essere stato beccato con 200 grammi di cocaina era un evento da festeggiare e dire a tutti, tanto è vero che non ho collaborato con le forze di giustizia, tanto è vero che se 10 persone mi stavano arrestando per guadagnare 650 euro in più, io mi stavo facendo arrestare per guadagnarne 50000 in 10 giorni... Purtroppo ritorniamo sempre alla prima cosa che ho scritto in questo "atto", non paghiamo mai veramente per quello per cui dovremo pagare, e se si arresta un truffatore per spaccio, lo stai comunque lasciando libero di fare quello per cui si sta facendo arrestare... Oggi, non mi sento più solo, vivo casa mia in un altro modo, la legge è una buffunata e quelli che ne subiscono la forza sono nella maggior parte dei casi ignoranti, disperati o poveracci... I furbi restano sempre fuori, perchè hanno qualcosa da vendere o qualcosa in tasca per comprare la propria libertà, è anche vero che la furbizia è l' intelligenza degli scemi, però è anche vero che solo le persone molto intelligenti riescono a fare cose molto stupide, forse è proprio l' essere scemi che permette a tutti di fare quello che vogliono in una penosa stabilità priva di fantasia alcuna...

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